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La serie di romanzi gialli dedicata a Rocco Schiavone, scritta dall’autore italiano Antonio Manzini, racconta le vicende di un vicequestore romano trasferito contro la sua volontà nella fredda e austera città di Aosta, a causa di un provvedimento disciplinare.
Rocco è un personaggio complesso e affascinante: burbero, irascibile, spesso fuori dalle regole e circondato da amicizie poco raccomandabili. Nonostante il carattere ruvido e i metodi poco ortodossi, tra le pieghe della sua personalità emerge un’inclinazione sincera verso la giustizia, seppur segnata da un passato doloroso che continua a tormentarlo. Lo stesso Manzini lo descrive così:
«Rocco è una persona scorretta, tratta male i sottoposti… però piace perché non è bugiardo. È uno che dice la verità, e poi ci rimette. Per questo sta simpatico: non mente. Nemmeno alle donne.»
La serie esordisce con Pista nera (Sellerio, 2013), dove Manzini combina sapientemente momenti crudi e commoventi a scene di irresistibile comicità, grazie anche alla presenza dei colleghi della disorganizzata squadra omicidi di Aosta e alla scorbutica genialità del protagonista. Nel romanzo più intimo della saga, 7-7-2007 (Sellerio, 2016), il lettore entra a fondo nel passato oscuro e tormentato di Rocco, ormai coinvolto emotivamente nella sua sofferenza.
Ogni caso raccontato nei romanzi è avvincente e mai banale, capace di far riflettere e spesso lasciando un retrogusto amaro. La trama personale di Schiavone si intreccia sapientemente con le indagini, evolvendo in modo orizzontale lungo tutta la saga.
Dal 2016, la Rai ha tratto dai romanzi una serie televisiva di successo intitolata Rocco Schiavone, con Marco Giallini nel ruolo del vicequestore. Con il suo inconfondibile Loden e le Clarks ai piedi, Giallini sembra uscito direttamente dalle pagine di Manzini, incarnando alla perfezione il carismatico e ruvido protagonista.